Una scuola dell'infanzia bilingue: sì e perché


Le basi per il futuro dei propri figli vanno gettate durante i primi anni di età: la prima base riguarda certamente la scelta della scuola. Scuola pubblica, scuola privata, internazionale oppure bilingue, ognuna di queste realtà scolastiche ha delle particolarità di cui tenere conto.


È importante che i bambini imparino in maniera eccellente la propria lingua madre, l'italiano, ma in virtù dell'attuale società in cui viviamo, sempre in continua evoluzione, una sola lingua è sufficiente?


L'italiano rappresenta la nostra cultura radicata in tempi antichi, ma non è mai stata una lingua internazionale con la quale poter interagire nel mondo. Per questo motivo, per garantire ai propri figli di potersi approcciare positivamente nel futuro mondo del lavoro, ma anche in quello dei rapporti sociali sempre più interculturali, è importante investire sullo studio delle lingue.

Per garantire, però, una acquisizione spontanea della lingua straniera, è bene che il bambino vi si approcci fin dai primi anni di vita. 



Come fare, dunque? Il programma ministeriale italiano, purtroppo, non dedica ore sufficienti allo studio di una seconda lingua. C'è, poi, la scuola internazionale, che afferisce però al sistema del paese a cui fa riferimento e non prevede, quindi, lo studio dell'italiano, se non in attività extracurriculari e facoltative.

La soluzione ideale per un'acquisizione spontanea della lingua straniera, generalmente l'inglese, è rappresentata dalla realtà della scuola bilingue.


Per approcciare i bambini fin dai primi anni di scuola ad una lingua straniera, è opportuno scegliere una scuola dell’infanzia bilingue: tale percorso rappresenta per il bambino un processo di crescita importante, il primo gradino per la costruzione delle sue conoscenze e competenze.

Scegliere una scuola bilingue dell'infanzia per il proprio figlio significa, quindi, investire sul suo futuro. 

È stato dimostrato, infatti, che il bilinguismo aiuta il bambino a sviluppare maggiori capacità cognitive, grazie alla capacità di padroneggiare due diversi registri linguistici contemporaneamente e allo stesso modo.


Il compito dell’educazione prescolastica della scuola dell'infanzia è quello di stimolare e rinforzare la naturale capacità di apprendimento, grazie allo sviluppo delle proprie potenzialità. Per garantire l'assimilazione della seconda lingua al pari della propria lingua madre è importante che il corpo docenti sia altamente qualificato e che le lezioni siano svolte in lingua, per garantire una fluida proprietà di linguaggio.



Nel modello bilingue, quindi, le due lingue sono coinvolte nell’insegnamento di tutte le materie scolastiche e il bambino studierà, infatti, le materie sia in italiano sia in inglese.


Negli ultimi anni, per essere al passo con la moderna società in cui viviamo, multiculturale ed internazionale, hanno visto la luce diverse scuole bilingue, spinte da una situazione di scarsa conoscenza della lingua straniera specialmente fra i giovani.

Fra le scuole bilingue della città di Roma, la St. Philip School si distingue per il metodo di insegnamento del “saper fare”, grazie al quale i bambini vengono messi in condizione di coniugare esperienza pratica ed esperienza teorica in entrambe le lingue oggetto di studio. 

È importante che il processo di apprendimento della lingua straniera avvenga nel modo più spontaneo e naturale possibile. Il bambino sarà preparato nelle ore scolastiche ad attività di tipo artistico-pratiche, dalle quali la sua espressività possa trarre spunti di interesse, simpatia, conoscenza. Il personale docente, inoltre, segue i bambini lungo i tre anni della scuola dell'infanzia, in lingua italiana e in lingua inglese, preparandoli al passaggio alla scuola bilingue primaria.

Scegliere una scuola bilingue significa, quindi, stimolare nel bambino l’apprendimento spontaneo della lingua straniera, con la quale prima viene in contatto e prima riuscirà ad averne un pieno padroneggiamento.

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